il paradiso
2013-06-25
Giovanna Bonsi
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Io e mio marito da quattro anni, consecutivamente, trascorriamo un paio di settimane di vacanza al Karerhof. Essendo noi quella che in genere si definisce una “coppia matura”, negli anni passati abbiamo visto un po’ di mondo (India, Ceylon, Nepal, Francia, Norvegia, Bretagna, Grecia e altro ancora) e, amando la montagna, molto Alto Adige (Val Venosta, Valle Aurina, Val Pusteria, Val di Funes, l’Alpe di Siusi, il Renon etc.). Tuttavia per noi il Karerhof continua ad essere una destinazione top. E questo per diversi motivi. Provo ad elencarne alcuni.
In primo luogo si tratta di un luogo del tutto inadatto ad alcune categorie di persone: non è il posto ideale per chi cerca la “movida” notturna né per chi va in vacanza per socializzare con compagnie più o meno numerose (e più o meno rumorose...), non è il luogo ideale neppure per i vacanzieri in cerca di shopping selvaggio o di avventure sentimentali da consumarsi fra un drink ed una rumba. Cominciate a capire cosa intendo? Ok, un altro indizio: il Karerhof non è meta consigliabile neppure per chi soffre di agorafobia, chi pensa che un prato sia un ricettacolo di insetti pronti ad assalirlo lasciandolo esanime, chi è terrorizzato dall’idea di smarrirsi in un bosco sconfinato, chi si fa prendere dall’ansia quando le montagne torreggiano su di lui (o lei, naturalmente ) facendolo sentire piccolo piccolo, terribilmente transitorio ed effimero, o per chi crede che senza automobile non ci si possa spostare, pena lo svenimento da troppa aria pura respirata tutta insieme....
Per contro, il Karerhof non è il posto ideale neppure per chi ritiene che non si può dire di aver veramente vissuto la montagna se non si è stati alquanto scomodi ed alloggiati in modo spartano. Io e mio marito siamo decisamente poco ascetici, poco propensi a vacanze “penitenziali” e le comodità non ci spaventano: mentre riteniamo fantastico mangiare nei rifugi d’alta quota, l’idea di farsi una doccia gelata nei loro bagni non è ai primi posti nella nostra lista dei desideri... Capito i tipi? Il fatto che al Karerhof la doccia sia una libidine per getto d’acqua abbondante e temperatura regolabile, l’appartamento, compreso il bagno, sia ampio, luminoso, accogliente, ben arredato, ben riscaldato, pulito e quant’altro non ci demoralizza affatto, credetemi... Forse si potrebbe perfezionare un po’ la dotazione della cucina con un paio di presine, tovagliette americane ed asciugapiatti tirolesi, ma direi che sto proprio cedendo alla mia vena perfezionista....
Per completare la nostra decadente propensione allo star bene, la vista che si gode dal Karehof, anche dai balconi, è a dir poco spettacolare. Tralascerò di sottolineare che il pane, il succo di mela, le marmellate e lo speck artigianali che Bernd consegna ogni mattina presto, su richiesta, sono il massimo della perversione goduriosa per coppie come la nostra. Ops, mi sa che l’ho appena sottolineato...
Chi è Bernd? Bernd è quello che, quando lo vedi, corre sempre: fuori e dentro dalla stalla, su e giù per i prati, avanti e indietro con fiori o cespugli di lillà e, a volte, persino fontane intagliate nel legno con splendide civette dagli occhi di fuoco. Non aggiungerò che è anche molto carino altrimenti lo faccio arrossire
Ok, sintetizzo: natura selvaggia, incantevole, magica, sconfinata, bella da togliere il fiato, lago di Carezza, Catinaccio e Latemar in primis; passeggiate le più varie, dal vagabondaggio senza meta per chilometri e chilometri nei boschi del Latemar alle imprese alpinistiche in quota (e, pigramente, anche seggiovie assolutamente non disprezzabili); alloggio estremamente comodo in posizione fantastica con vista spettacolare sui monti.
Qualche pecca? Oh sì, niente è perfetto! Ad esempio la strada della che collega Nova Levante (il paese più vicino al Karerhof, a 6 o 7 km.) a Vigo di Fassa è fastidiosamente frequentata da motociclette rumorose, autobus turistici e stormi di ciclisti che prendono le curve contro mano
Noi, per evitare la folla (si è capito che non siamo gente da Cortina a Natale?) andiamo a Giugno o a Settembre/Ottobre. Attorno al Karerhof prati, boschi e montagne sono sempre magici ma il silenzio e la quiete del “fuori stagione” li rendono, per noi, paradisiaci...
Potrei dire molto altro ma mi fermo qui, anche perché, a dire il vero, non ci tengo troppo a far conoscere in giro la perla che io e mio marito abbiamo trovato: se poi ci va troppa gente finisce che a noi tocca cambiare! E sarebbe un vero guaio.
Io e mio marito da quattro anni, consecutivamente, trascorriamo un paio di settimane di vacanza al Karerhof. Essendo noi quella che in genere si definisce una “coppia matura”, negli anni p...
am 25. Juni 2013 von Giovanna Bonsi
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